DIARIO DI UNA SOGNATRICE SULLA LUNA

Benvenuti sognatori,
questo è il mio piccolo mondo, la tana del Bianconiglio dove sono caduta, e dalla quale non ho poi tanta voglia di uscire. Questo è il diario di una sognatrice sulla Luna, lontana dalla terra, ma immersa nei suoi meccanismi, dalla Luna, mio rifugio rifletto su quello che è il mio percorso, su quelli che sono i percorsi di chi incontra la mia strada.
Mettetevi comodi e leggete se ne avete voglia.
Buon viaggio sognatori

N.B. Le foto che trovate nella sezione "Pensieri in Foto" sono scaricate dal web tramite ricerca immagini su Google, le frasi sono tratte da libri, fumetti. Il Blog rispetta i diritti d' autore citando le fonti.

Sognatrice sulla Luna




domenica 30 dicembre 2012

In alto i bicchieri e giù le maschere

Eccoci qui, alla fine di un anno, un anno come gli altri che ha portato tante cose nuove, belle e brutte. Un anno, 12 mesi che sono trascorsi lentamente o velocemente, non importa, quello che importa è dire finalmente si cambia.
Tutti alle prese con i preparativi per un nuovo sè, per realizzare una sfilza di buoni propositi, tutti pronti ad affogare nell'alcool gli ultimi attimi della frustrazione di un anno che non è andato poi così bene.
Ogni anno si ripete lo stesso rituale, ogni anno le stesse frasi, gli stessi bicchieri alzati, le lenticchie che non si sa mai portassero veramente soldi (dovrei essere miliardaria ad oggi), ma che importa "non è vero ma ci credo". Ogni anno la stessa storia, le stesse identiche parole, scaramanzia o solamente immagine di una solitudine esistenziale che pervade ogni uomo?
Il capodanno, a mio avviso, mostra  e dimostra come le persone sono sole, scontente, come vorrebbero essere altrove, vivere la vita di quacun'altro, respirare l'aria dai polmoni di uno sconosciuto, solo per capire cosa si prova, per una volta, a vivere la vita che si vorrebbe.
Dietro ad ogni sorriso, ad ogni augurio, si nasconde una solitudine esistenziale che nessuno ausculta più, perchè ci vuole troppa pazienza, troppo coraggio per tendere una mano a qualcuno e digli "parliamone". Su i bicchieri, allora, nella speranza che sia un anno migliore, nella consapevolezza che non lo sarà, perchè per quanti buoni propositi vomitiamo in quel conto alla rovescia, non riusciremo mai a metterci dentro "da quest'anno vada come vada sarò me stesso". Ci mettiamo una maschera, e qui Pirandello subentra, una maschra talmente tanto stretta da essere diventata un habitus non virtuoso della nostra vita. Noi non sappiamo più chi siamo, ecco perchè ci sentiamo soli, incompresi, impauriti dagli affetti. L'altro è il nemico, diceva Sartre, e non aveva tutti i torti, abbiamo lasciato che l'altro diventasse il nemico, anche grazie alla miriade di stronzi che sono entrati nelle nostre vite, che ci hanno dato quelle maschere prive di senso, che ora sono ciò che mostriamo.
Con l'augurio che questo sia il migliore dei vostri anni, vi auguro di ritrovare voi stessi, così come siete, con tutti i vostri difetti e le debolezze che vi rendono unici.
Il regalo più grande che ho ricevuto quest'anno è stato me stessa, ed è per questo che alzerò il bicchiere ed augurerò ad ognuno di voi di ritrovarvi, perchè se guardate bene dentro, ci siete ancora, più belli che mai. Fregatevene di questa società delle maschere, toglietela e gridate io ci sono! Questo è l'augurio più bello che possa darvi.
Semplicemente
Sognatrice sulla luna

sabato 29 dicembre 2012

Sadness


Non ho neppure parole per descrivere il mio stato d'animo. La mia mente ti caccia via, ti soffia contro come un gatto furente e vorrebbe odiarti a morte per tutto quello che hai fatto. Per le bugie, per le illusioni, per le belle giornate che non verranno più... per esserti innamorato di me. Ma c'è una parte di me, quella squillante vocina che non so dirti con esattezza da dove provenga, che mi sta sussurrando qualcosa, migliaia di parole che sembrano tutte avere lo stesso suono del tuo nome... {Sulle Ali di un Sogno}

venerdì 28 dicembre 2012

Vorrei che le parole per me non avessero tutta questa importanza, vorrei che non m’incatenassero a chi le dice, a chi le ho dette. E maledico i ricordi felici perché fanno più male di quelli feriti.
(Perché si dice addio - Giulia Carcasi)
 

 

lunedì 24 dicembre 2012

... bisogna sempre avere una via di fuga...

Bisogna riuscire a scappare nella vita, avere sempre la possibilità di dire: "non ho voglia di rischiare, non questa volta", serve sempre una via di fuga, come nei palazzi, quando tutto va a fuoco serve una via sicura per fuggire, anche se poi si rimane per un po' intossicati dal fumo.
Il fuggire viene sempre visto come qualcosa di sbagliato, ma non è così, anche la fuga ha il suo perchè, non solo accezioni negative. Si scappa per sopravvivere, perchè il coraggio non sempre paga, anzi la maggior parte delle volte crea solo martiri delle cause perse.
Si deve poter fuggire per amor proprio, come si fa nelle emergenze, anche nella vita ci serve la segnaletica luminosa che ci indica la porta che ci rendrà salvi.
Non credo a chi dice che non è mai fuggito dalle situazioni difficili della vita, tutti, anche solo per alcuni istanti, ci siamo rinchiusi nel nostro mondo, e non è quella una fuga, anche se momentanea, non cambia la sua natura.
Cerchiamo sempre un posto dove fuggire, una zona di confort dove starcene, sempre fissiamo quella luce che si chiama salvezza da situazioni scomode.
Non siamo ipocriti, in fondo, tutti sappiamo che bisogna sempre avere una via di fuga ... dai luoghi, dai discorsi, dai ricordi, dalle persone... soprattutto dalle persone.
Semplicemente
Sognatrice sulla Luna

domenica 23 dicembre 2012

Babbo Natale razzista nei confronti delle 25enni... questo alienante Natale

Cari sognatori,
il mio spirito natalizio è venuto meno, e neanche i tre spiriti del Natale raccontati da Dickens potranno farmi tornare sui miei passi.
Gente che affolla i centri commerciali, gente che ha propositi di bontà, perchè crede che la vita sia come le pubblicità della Bauli! Gente, persone, stupide persone che vagano alienate spendendo tutto e di più per "non far mancare l'iPad al figlio" quattordicenne alienato anche lui!
Natale per me non è più una festa bella da due anni, perchè quest'anno dovrebbe cambiare qualcosa? Sono stanca, anche questo Natale me lo trascino tristemente!
Stupida voglia di trovare un po' di serenità sotto l'albero. A quell'obeso col vestito rosso lo devo accoppare mentre viaggia con le renne, perchè si, è razzismo non cagarsi la lettera dinuna 25enne!
"Caro Babbo ciccione Natale"
Gli ho scritto
"anche quest'anno ti scrivo, perchè anche se non esisti, magari mi va di culo ed esisti veramente. Come dire, e quando ero piccola non azzeccavi mai i regali, e vabbè capisco sai quanti bambini dovevi accontentare? Ma ora? Ora sono una delle poche adulte che ti scrive, quindi se ti chiedo un po' di serenità beh sarebbe carino portarmela. Non so spremi un elfo, sgozzane un altro, ma trova il modo di portarmela. Alla fine non sono stata così cattiva quest'anno, insomma sai QUANTA GENTE HO SOPPORTATO senza mandarla a quel paese? Mio caro ubriacone sulle renne, se proprio non vuoi nportarmi neinte, perchè secondo i tuoi canoni non sono stata buona, puoi almeno portarmi un disintegra emozioni/ricordi, dai su, questa è roba figa... prometto di lasciarti i biscotti sotto l'albero... e anche una bottiglia di rum ok?
Prova almeno a cagarmi, e sappi che se non sarò serena, il 24 aspettati un laser puntato sulla slitta, mi divertirò a fare il tiro a segno... eh no mio caro non è una minaccia, ti dico solo quello che farò il 24 sera.
Che dire oh-oh-oh"
Cosa ne pensate?
Quasiasi cosa accada il 24 so cosa fare... buona giornata sognatori

venerdì 21 dicembre 2012

martedì 18 dicembre 2012

Contando le stelle... stupidi "affetti" collaterali

Buona notte sognatori
me ne sto qui sulla mia amata Luna a contare le stelle, sono stanca, esausta, eppure per un istante solo un desiderio al quanto discutibile mi pervade... tornare indietro per qualche istante, per fare non so cosa, nè comprendo il perchè di questo stupido desiderio.


Mi piacerebbe tornare al 18 dicembre di due anni fa, quando l'università andava bene ed occupava tutte le mie giornate, qundo il telefono squillava in continuazione, e frasi piene d'amore scandivano il mio tempo. E già qui mi rendo conto di essere stanca, si, quella stanchezza che ti porta la masochismo, perchè la mente è troppo andata per poter pensare a cose nuove quindi va lì a smuovere le vecchie.
Sono in preda agli "affetti collaterali" che mi fanno balenare nella testa la voglia di tornare a questo stesso orario di quel giorno, quando stretti l'uno all'altra sognavamo quello che potevamo essere, coscienti di tutto il male che ci saremmo fatti.
Stupidamente ripenso a tutti i sogni che ho fatto addormentandomi sul tuo petto, con solo il tuo cuore a scandire i miei attimi... se non è idiozia questa... non so proprio dirvi che cos'è, anzi si lo so, e lo so bene, sono sempre gli "affetti collaterali" di una giornataccia. E se anche per un attimo mi sono lasciata andare a questa stupida sviolinata, devo dire una cosa, è vero ancora un po' fa male tornare indietro, eppure, se guardo a tutto quello che avevo con te, posso dire che nonostante tutto sono stata felice quel 18 dicembre, ma mai quanto lo sono QUESTO 18 dicembre, perchè mi ritrovo con qualcosa di molto più prezioso di te... ME.
Chissà se anche tu oggi hai dedicato qualche istante a questo ricordo... chissà tu con cosa ti ritrovi...

Detto questo, cari sognatori, vi dico una cosa, non mettetevi mai a contare le stelle quando siete stanchi... perchè poi vi ritrovate a scrivere questi pensieri poco produttivi... sono gli affetti
collaterali... stupidi affetti collaterali...

Semplicemente
Sognatrice sulla Luna

sabato 8 dicembre 2012

Pensieri gratuiti, l'alba di un sole invernale... promesse di felicità

Te lo prometto, arriverà il giorno in cui non farai più male. Il giorno in cui rivedere ciò che ci legava, o semplicemente ciò che di te è rimasto, non porterà tristezza. Te lo prometto, voglio prometterti ancora qualcosa... come ti promisi che non ti avrei dimenticato, e vedi, dopo due anni ancora mantengo la promessa. Arriverà il giorno in cui rileggendo i vecchi appunti universitari non mi verrà più da piangere leggendo il tuo nome tra gli spazzi vuoti.
Prometto che i prossimi inverni non mi faranno ricordare le nostre mani gelide che si stringevano, non ripenserò ai guanti che mi rubavi per poi dirmi "così ti scaldo le mani". Prometto che il prossimo Natale sarà bellissimo.
Ti prometto che non ti darò più la buona notte guardando la tua foto, nè di pensarti quando tutto va male, scegliendo ancora te come rifugio... il cuore va lì dove è stato bene, si dice, ma ciò non deve per nulla giustificare il fatto che torno con la mente nell'unico posto dove, anche se per poco, mi sono sentita persona.. le tue braccia.
Sai ora sto bene, o almeno così credo. Lavoro, sorrido, esco con una persona. Faccio tutte quelle cose che non mi sarei immaginata di fare senza di te. Sai ora sono persona completa, anche lontana dalle tue braccia, ho una consistenza anche se i tuoi occhi non mi guardano. Ti prometto di continuare ad essere felice anche lontana da te. Perchè in fondo, ci promettemmo di essere felici anche lontani l'uno dall'altra... ci sto mettendo più del dovuto, forse, ma le promesse le mantengo... io.
Te lo prometto... sarò felice, e semmai ci rivedremo te lo dirò, magari di fronte ad una tazza di caffè, con un sorriso sulle labbra, ti dirò che sono felice.
Chissà...

sabato 1 dicembre 2012

Su pezzi di carta... scritti qua e là...

Guardai il tuo sorriso un'ultima volta, intenso e falso. Lo guardai mentre sorridevo e ti asciugavo le lacrime "Odio gli addii" dissi, e sorrisi, falsamente, ancora una volta. Io e te, ancora un noi, che si dissolveva tra la nebbia di Malpensa, che per qualche istante custodì ancora il nostro noi, le nostre falsità, quei sorrisi stupidi che facevamo, tanto per fare, perchè sapevamo che dentro morivamo per un'altra assenza che stava per nascere. Ero io, eri tu, eravamo... Legati forse solo da ciò che ci aspettavamo, dall'insano desiderio di appartenerci. Le tue labbra, ancora le sento, si posarono sulle mie, salate. Sapevano di lacrime, di amore, di dispiacere e di... di promesse che non avresti mantenuto. I tuoi occhi, tormento costante, mi guardavano, mi rendevano persona, essere vivente. Io venivo creata da quegli occhi, venivo definita da quell'azzurro intenso come la passione che ci legava. I tuoi occhi erano pieni di lacrime, i miei no... dubbiosi ti guardavano, restii si abbassavano. Ci stringemmo ancora una volta, i nostri cuori batterono all'unisono ancora una volta, ingordi di quel suono che li completava. I corpi trovarono calore in quella stretta, e le labbra ancora si saziarono di quell'ultimo bacio. Mi distanziai da te sorridendo, ascoltai il suono della tua voce che ripeteva l'ennesia bugia. "Ti amo" mi dissi "Ci vedremo presto". Non dissi nulla, presi la mia valigia e me ne andai. Non guardai in detro, non più, volevo ricordarti così, perchè sentivo dentro di me che quella sarebbe stata l'ultima volta che io e te saremmo stati un noi.
(13 febbraio 2012)